Open Day all’Oncologico di Bari.

  [2/10/2015] Porte aperte alla gente. È questa la proposta che i medici dell’Oncologico di Bari, iscritti al Sindacato  USSMO, vogliono proporre agli altri colleghi ed alla Direzione Strategica del Presidio Ospedaliero.

Data:
2 Ottobre 2015

 

[2/10/2015] Porte aperte alla gente. È questa la proposta che i medici dell’Oncologico di Bari, iscritti al Sindacato  USSMO, vogliono proporre agli altri colleghi ed alla Direzione Strategica del Presidio Ospedaliero.

In una riunione di tutti i medici iscritti al sindacato, coordinata dal segretario aziendale dottor Michele Guida ed alla presenza del segretario provinciale dottor Giovanni Maurogiovanni e regionale dottor Franco Lavalle, i sanitari hanno voluto confrontarsi in merito al momento particolare che l’ospedale sta vivendo, risultando oggetto ogni giorno di articoli sui giornali di dubbia interpretazione.

I medici, consci del loro lavoro quotidiano al servizio della Comunità ed espresso con un livello di professionalità che non è seconda agli altri IRCCS nazionali, ritengono opportuno dare contezza alla gente di ciò che realmente è l’Istituto Oncologico “Giovanni Paolo II” di Bari e cosa i medici fanno.

Per dimostrare tutto ciò, qualora ve ne fosse bisogno, i medici snocciolano le loro cifre documentate e che sono facilmente verificabili da tutti. Prestazioni ambulatoriali passate da 381.371 dell’anno 2011 a 499.886 del 2014; più di 30.000 chemioterapie; 36.492 prestazioni radioterapiche. Interventi chirurgici addominali e mammari, demolitivi e plastici ricostruttivi, sui livelli nazionali sebbene eseguiti con grave carenza di personale che, talvolta, limita la normale programmazione operatoria e le potenzialità che la struttura offre.

Per non parlare dell’incremento delle pubblicazioni scientifiche che colloca la struttura nella élite della graduatoria nazionale degli IRCCS. E che dire dell’attivazione dei teams multidisciplinari per patologia che hanno permesso di individuare PDTA (percorsi diagnostici terapeutici assistenziali) condivisi?

Sono questi i fatti concreti che i medici di USSMO vogliono che si raccontino alla gente.

Che si parli e si scriva della qualità della ricerca che nell’Ospedale viene fatta.

Tutta questa attività di alto livello e prodotta con organici di personale a ranghi ridotti, inorgoglisce i medici che perciò si ritengono mortificati dall’immagine che, dalla lettura dei giornali, può apparire agli occhi della gente e che potrebbe far supporre di avere a che fare con un ospedale in disarmo.

Quale migliore dimostrazione di produttività e qualità se non aprire le porte dell’ospedale alla Comunità per far verificare di persona il livello di eccellenza espressa e per aprire un confronto di idee costruttivo finalizzato ad accogliere suggerimenti e proposte di iniziative che possano rinsaldare il legame esistente e basato su fiducia, rispetto reciproco e collaborazione?

Per far questo i medici di USSMO dell’Oncologico invitano i colleghi tutti dell’Ospedale e la Direzione Strategica, a farsi parte attiva nel concordare un giorno che non interferisca con la normale attività di lavoro (un sabato o una domenica) e mettersi a disposizione dei Cittadini sia per una visita guidata degli ambienti di lavoro e di ricerca sia per rispondere a tutte le domande che la gente avrà piacere di rivolgere, anche su problemi di ordine clinico generali o personali.

L’alleanza con la gente, nella sconfitta delle malattia, è l’unica cosa che preme ai nostri medici. Tutto il resto è molto lontano.

Ultimo aggiornamento

2 Ottobre 2015, 20:58