Lavalle (USSMO): Caro Assessore Palese, tu che provieni dal mondo ospedaliero, poni mano al deficit degli organici in sanità.

ussmo Ora che in Puglia abbiamo il nuovo Assessore della Sanità nella persona del dottor Rocco Palese, vogliamo vederlo subito all’opera per rimetterci in pari con la sanità delle regioni più attive ed efficienti.

Data:
18 Febbraio 2022

Lavalle (USSMO): Caro Assessore Palese, tu che provieni dal mondo ospedaliero, poni mano al deficit degli organici in sanità.

ussmo

Ora che in Puglia abbiamo il nuovo Assessore della Sanità nella persona del dottor Rocco Palese, vogliamo vederlo subito all’opera per rimetterci in pari con la sanità delle regioni più attive ed efficienti.
 
Tralasciando la campagna vaccinale che ci ha visto particolarmente diligenti, è ora il caso di mettere mano a tutti i deficit organizzativi e strutturali presenti nella nostra sanità.
 
Mettere mano agli ospedali, aumentare la capacità dei posti letto, specie in alcune specialistiche ed in alcuni territori, improvvidamente ridotti da una miope politica improntata al mero risparmio della spesa, è cosa che fa parte anche della progettualità del PNRR. Lo stessa dicasi per l’acquisto e l’ammodernamento di attrezzature e grandi macchine, e dello sviluppo del territorio, anche con gli investimenti sulla telemedicina.
 
Ma USSMO, caro Assessore Palese, a te che provieni dal mondo ospedaliero e che conosci tutte le carenze del settore,  chiede di mettere mani al potenziamento degli organici di tutti i settori della sanità. Gli operatori sono carenti dappertutto e per tutte le professioni, ma noi, Sindacato dei Medici Ospedalieri, ti chiediamo, senza nostra ingerenza nelle altre professioni, di porre rimedio alla carenza dei medici in generale. Carenza evidente dall’ospedale al territorio (118, mmg, ambulatoriali, ecc.).
 
La pandemia ha acuito queste carenze costringendo ad eccessi lavorativi gli operatori. Eccessi, che come ben sai, hanno procurato tanto danno fisico e psichico al personale, anche fino al sacrificio estremo.
 
E’ di pochi giorni fa l’indagine nazionale che ha evidenziato come il 75% dei medici negli ospedali hanno desiderio di abbandonare questo lavoro, ormai troppo faticoso e snaturato da quella che è la vera essenza della professione medica. Molti ne sono i fattori, dal disagio lavorativo allo strapotere delle dirigenze, dalle gratuite violenze ad un distorto rapporto da parte delle persone, dalle carenze strutturali al mancato supporto di una attenta politica sanitaria.
 
Tutto questo, caro Rocco, assessore Palese, è quanto tu devi cercare di risolvere. E’ inutile sottolineare come la pandemia ed una organizzazione del lavoro stravolta, ha portato ai ritardi nell’esecuzione di visite ordinarie ed interventi, a ritardi nella gestione delle cronicità, a ritardi nella presa in carico di pazienti spaventati dal Sars CoV-2 che ne ha deformato le loro vite. Persone che hanno trovato medici ed operatori sanitari sempre pronti ad accoglierli con attenzione, nonostante tutto il disagio lavorativo evidenziato e gli organici cronicamente risicati.
 
I medici hanno salvato la vita a tante persone, combattendo il COVID anche a mani nude. La pandemia ci ha evidenziato come il personale sia stato messo a dura prova, stretto nei limiti della esiguità dei loro numeri.
 
Facendo un minimo di conti, tra tutti i settori medici ne mancano all’appello mille e, sottolineo mille.
 
Eppure, nonostante questa gravissima carenza, i medici si sono fatti in quattro per venire incontro a tutte le necessità delle persone. Ma, adesso, la misura è colma. Non è più possibile andare avanti così. Bisogna mettere mani alle assunzioni. Non solo predisporre un piano che resterà poi sulla carta. Bisogna essere pratici. Personalmente, caro Palese, ti conosco bene e so quanto sei capace. Ma, a differenza del passato, ora dobbiamo implementare organici ed interventi strutturali. Il PNRR ci può aiutare in questo. Non perdiamo l’ultimo pullman per salvare una sanità agonizzante perché poi potrebbe essere troppo tardi.

Ultimo aggiornamento

18 Febbraio 2022, 15:57