Positivo esito della manifestazione di protesta del 28 novembre 2015

IMG_6537 A Roma si è dimostrato che i Medici sono uniti nella protesta.

Data:
1 Dicembre 2015

Positivo esito della manifestazione di protesta del 28 novembre 2015

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A Roma si è dimostrato che i Medici sono uniti nella protesta.

E questo è solo l’inizio.

Alla giornata di sciopero già confermata per il prossimo 16 dicembre, probabilmente, ne seguirà un’altra.

La manifestazione promossa dalla Fnomceo, nonostante la paura derivante dagli attentati di Parigi, è risultata ben evidente per partecipazione e contenuti.

Si è evidenziata l’unità della classe medica con la mobilitazione di tutte le sue sfaccettature:
Medici ospedalieri,convenzionati, privati, precari e giovani laureati senza lavoro. Oltre alla presenza di tutti i sindacati di categoria che hanno allestito gazebo presso i quali colleghi e cittadini si sono intrattenuti in spiegazioni sui motivi della protesta. Anche U.S.S.M.O. è stato presente con una sua rappresentanza.
Dai numerosi interventi dal palco si è evidenziato come il medico lavora ai limiti delle sue possibilità solo per senso di responsabilità nei confronti dei pazienti.
E come i LEA siano a rischio e così la sostenibilità del SSN.
Le stesse istituzioni non ritengono di dover confrontarsi con i medici per quelle che sono le decisioni che riguardano la sanità.
Anche il pasticcio della normativa europea riguardante gli orari di lavoro, se fosse stata recepita per tempo, avremmo sicuramente mitigato il blocco del turnover e gli effetti della spending review con assunzioni mirate. Invece, adesso, i colleghi sono costretti a doversi barcamenare tra computo di ore ed esigenze di lavoro molto spesso difficilmente conciliabili.
Il prossimo 3 dicembre, nell’incontro tra le varie sigle dei medici, con le valutazioni della manifestazione e la riproposizione delle richieste già illustrate negli stati generali di ottobre, si programmerà con molta probabilità una seconda giornata di sciopero.
Siamo molto preoccupati di una politica che presta sempre meno attenzione alla sanità pubblica permettendo così il fortificarsi del privato.

Ultimo aggiornamento

1 Dicembre 2015, 21:27