USSMO Nazionale aderisce allo Sciopero indetto per il 12 dicembre p. v. da tutte le Sigle Nazionali di Categoria.

USSMO alla manifestazione del 10 novembre
USSMO ha partecipato alla Manifestazione del 10 Novembre a Bari, organizzata da 14 Sigle Sindacali, in difesa della Professione Medica e per la Sicurezza sul posto di lavoro.
E’ un bollettino di guerra quasi giornaliero leggere di atti di violenza perpetrati sui medici, specie quelli che operano nella Continuità Assistenziale e nell’Emergenza Urgenza. E, sebbene il fenomeno sia circoscritto, anche nei reparti si segnalano episodi di aggressioni fisiche e verbali a medici e operatori sanitari.
Non è possibile pensare di rischiare la propria vita solo per fare il proprio lavoro. Ed i Medici non ci stanno più a questo stato di insicurezza continua.
Oltre 1000 medici, affiancati da cittadini e associazioni, abbiamo voluto denunciare lo stato in cui versa la Professione con un corteo che è partito dal Policlinico per giungere alla sede del Consiglio Regionale Pugliese. Dopo aver manifestato sotto questa sede, ci siamo riuniti in un vicino albergo cittadino assieme ai segretari nazionali e regionali degli altri Sindacati aderenti, per dare voce al disagio medico.
Sono stati evidenziati, oltre a quello della sicurezza, anche il problema della scarsità di medici legato all’annoso blocco del turnover, la eccessiva burocratizzazione della professione e la scarsità delle risorse economiche deputate all’assistenza, gli stringenti vincoli prescrittivi e le limitazioni all’esercizio della professione secondo scienza e coscienza.
In tutto questo abbiamo chiesto alla Politica di ascoltarci e, più specificatamente, al presidente Emiliano di convocarci.
Non abbiamo trovato una controparte ben disposta nei confronti dei medici tant’è che mercoledì 15 novembre vi sarà un incontro di analisi dell’intersindacale medica per stabilire il prosieguo delle attività di mobilitazione.
Mobilitazione delle Organizzazioni sindacali dei medici per la sicurezza e l’autonomia della professione.
USSMO aderisce assieme alle altre Sigle Sindacali alla protesta dei Medici che si terrà il prossimo venerdì 10/11.
Non è più tollerabile lo stato nel quale si svolge, ormai, il lavoro del medico in tutti i settori.
E’ di oggi l’aggressione alla collega del 118 di Taranto e del personale della equipe intervenuti per un incidente stradale. Episodio che fa il paio con episodi analoghi recentemente occorsi ad altri colleghi del 118, alle colleghe della Guardia Medica, dei Pronto Soccorso, finanche alle aggressioni molto spesso solo verbali, ma non sempre è così, nei reparti di cura.
Il medico non può essere il parafulmine della rabbia dei cittadini per questa Sanità sempre più allo sbando.
Medici vessati nel loro lavoro e sommersi dalla abbondante burocratizzazione della Professione che toglie sempre più spazio al tempo di cura da riservare ai pazienti.
Medici sotto organico per un turnover mai effettuato per piani di rientro che obbligano molti professionisti ormai avanti con l’età a turni di lavoro massacranti.
E non c’è neanche la consolazione un riconoscimento economico per tutto ciò, visto che il Contratto di lavoro è bloccato da 8 anni.
Noi non vogliamo questo tipo di Sanità. Noi non vogliamo assistere impassibili al “De Profundis” della Sanità Pubblica.
A questo declino ci ribelliamo, come ci ribelliamo ad una sanità ragionieristica che mette davanti alla salute del paziente il contenimento della spesa.
Noi siamo in grado di dare i necessari suggerimenti per il governo della Sanità e perciò chiediamo ancora una volta, e questa volta con questa protesta eclatante, di essere ascoltati.
Noi non vogliamo il cappello di nessuno per ciò che stiamo facendo. Chi si riconosce in questa protesta può affiancarla.
Ma questa è, e resterà, la protesta dei Medici.
Lo facciamo per la Gente, lo facciamo per la Sanità, lo facciamo per la nostra Dignità.